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Home | Network Marketing | Bernie Madoff: il “re” degli Schemi Ponzi
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Un triste modo di iniziare un articolo, ma un chiaro segno di cosa abbia significhi, in fin dei conti per Bernie Madoff, diventare il più grande truffatore della storia.
Lo stesso Jordan Belfort, famoso per il libro The Wolf of Wall Street poi interpretato da Leonardo di Caprio nell’omonimo film, dice che con una condanna di 150 è giusto che Madoff muoia in prigione.
Truffare mezzo mondo (anche di più si potrebbe dire) è oltretutto una grave forma di crimine morale verso chi si fida di noi. Ancora di più se consideriamo che il figlio di Bernard Madoff si è tolto la vita in seguito alla condanna del padre.
Alcuni potrebbero dire che per una truffa da 65 miliardi durata 40 anni ne sia comunque valsa la pena, ma noi non la vediamo affatto in questo modo e per questo preferiamo ricordarlo così.
Bisogna però dire che si merita il titolo di “Re” degli schemi Ponzi, perchè tra le sue vittime non ci sono stati solo personaggi famosi come il regista Steven Spielberg e l’attore Kevin Bacon, ma anche diverse banche tra cui Unicredit e Banco Popolare.
Innanzitutto occorre evidenziare cosa sia uno Schema Ponzi: abbiamo fatto un approfondimento a questo link ma per farla breve è un sistema piramidale in cui vengono promessi guadagni elevati, in questo caso tra il 10% e il 12% l’anno (cifre alte ma credibili), a fronte di un investimento iniziale.
Ma c’è il trucco, perchè quelli che sembrano guadagni sono in realtà una semplice restituzione dell’investimento fatto dai vari truffati. L’unica cosa che conta è continuare a far entrare nuovi investitori per alimentare lo schema.
E il fulcro dell’intera operazione è che gli stessi truffati ne diventano promotori a fronte di “chiari” guadagni. Chi non vorrebbe consigliare un buon investimento ad un amico?
Bernie, a differenza di Charles Ponzi, non arrivava dai bassifondi. Era infatti ex presidente del Nasdaq e un uomo molto influete e conosciuto alla borsa di New York.
La sua strategia è quindi stata semplice: camuffare uno schema ponzi con una società di investimenti azionari e consulenza finanziaria.
Tutti gli investitori erano convinti che i loro capitali sarebbero stati investiti in borsa traendone profitti. In realtà i fondi venivano ridistribuiti ai creditori che erano entrati nello schema prima di loro.
E più persone continuavano a guadagnarci, più persone continuavano a suggerire il fondo di di Madoff come investimento sicuro, alimentando il circolo vizioso.
A fine 2008, quando è stato arrestato, la frode era arrivata a 37 mila persone – tutte chiaramente influenti visto il suo circolo di conoscenze – provenienti da 136 paesi del mondo.
Se proprio vogliamo trarne una lezione utile, è di certo l’importanza del personal branding!
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