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Dai pannelli galleggianti alla forma del panda: la Cina è in testa al rinnovabile

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La Cina prosegue con la sua corsa nel rinnovabile raggiungendo 130 GW di capacità energetica fotovoltaica

L’interesse del gigante asiatico verso l’energia rinnovabile non passa di certo inosservato agli occhi degli stati. E ad oggi può porsi come più grande produttore di rinnovabili al mondo.

I dati della Cina

la conferma ufficiale arriva dalla National Energy Administration (NEA) che annuncia una chiusura energetica 2017 da record. Infatti solo nello scorso anno il paese ha avuto un incremento di  52,83 GW di nuova capacità solare. Un traguardo impressionante, cosiderando che nell’anno 2016 la crescita era stata di 18,69 GW.

E con questa cifra la Cina può vantarsi di avere più dell’11% dell’energia utilizzata pulita.

Lo stato era già riuscito a superare gli USA nel campo delle rinnovabili ed era anche riuscito ad alimentare un’intera provincia cinese senza combustibili fossili per una settimana.

I risultati ora si possono vedere tutti, sia sul lato della salute e dell’ambiente e sia su quello economico.

Di circa 160 miliardi di dollari investiti nel green in tutto il mondo lungo il 2017, più della metà (85 miliardi $) hanno trovato fortuna in Cina.

Parco Fotovoltaico del Panda

Oltre alla potenza energetica, la Cina è anche interessata all’estetica.

A questo hanno pensato diverse aziende cinesi, prime tra tutte la United Nations development programme (Undp) e la China merchants new energy (Cmne).  Queste hanno costruito un enorme parco fotovoltaico dalle sembianze di un panda.

Se osservato dall’alto l’animale, simbolo dello stato, appare seduto e sorridente, mentre osserva curiosamente il cielo. Oltre a regalare tenerezza e stupore al paese, fornisce una capacità di 100 megawatt e sarà perciò capace di produrre 3,2 miliardi di kWh lungo i prossimi 25 anni.

Una cifra davvero importante che farà risparmiare milioni di tonnellate di carbone al Paese.

40MW galleggianti

Altra grande impresa nel campo fotovoltaico è stata la costruzione di un intero impianto posto sulla superficie di un lago. Questo perchè:

  • evita il depositarsi della polvere sui pannelli
  • riduce la temperatura dei pannelli e ne migliora quindi il lavoro

E con i suoi 40MW di capacità, si pone come il più grande impanto galleggiante al mondo.

Il futuro cinese è 100% green?

Tra tanti numeri e informazioni, sembra quindi che la direzione della Cina sia solo una, ossia diventare uno stato rinnovabile. Al momento non è ancora possibile prevedere una crescita di queste proporzioni perchè i tempi sarebbero troppo lunghi, vista l’estensione territoriale e il numero di abitanti.

Le intenzioni del governo cinese sono però chiare. Vi è in progetto di investire 360 miliardi di dollari in rinnovabili entro il 2020, riuscendo così a creare 13 milioni di nuovi posti di lavoro.

Inoltre la Cina ha già sperimentato come sarebbe vivere al 100% di energia rinnovabile per una settimana, con ottimi risultati.

E nel 2020 infine è previsto che la capacità di energia pulita del paese salga oltre il 25%.

Considerando che nella città di Shenzhen (12 milioni di abitanti) l’intero trasporto pubblico è stato reso elettrico, queste cifre potranno diventare realtà.

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