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Google I/O 16 Tutte le novità

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Google I/O 16 porta novità dallo smartwatch alla smart home, dal software all’hardware

Come ogni anno il Google I/O 16 rappresentano un portale di innovazione e futuro per tutti gli appassionati di tecnologia e mobile.

Quest’anno le novità sono esaltanti sotto molti punti di vista, qui un menu iniziale per uno sguardo d’insieme

  • Google Assistant
  • Allo
  • Duo
  • Instant Apps
  • Google Home
  • Google DayDream, nuova piattaforma VR
  • Android Wear 2.0
  • Android N

Google Assistant

Ecco a voi il primo vero assistente vocale presentato al Google I/O 16, che unisce le potenzialità di Google Now e la cordialità di Siri. Si potranno infatti tenere vere conversazioni che comprenderanno la ricerca online, una ricerca attiva che mostra i dettagli cercati e non solo i risultati google corrispondenti, e finalmente la possibilità di svolgere attività direttamente dall’assistente vocale.

Gli esempi mostrati all’evento comprendevano la possiblità di prenotare un film, ottenere indicazioni stradali e avviare il navigatore, ma presto potrebbero espandersi alla prenotazione di camere d’albergo, all’acquisto di prodotti, tutto tramite comando vocale e in pochi passaggi.

Un passo sempre più vicini al tanto desiderato Jarvis di Iron Man, che per ora sarà presente solo in america ma ci aspettiamo di vederlo presto anche in Italia.

Interessante è sapere che è integrato anche in Google Home e Allo, i quali ne aumentano la capacità di apprendimento e le potenzialità.

Allo

L’intenzione è chiaramente quella di competere con Whatsapp e Telegram al fianco di Hangouts, piattaforma che non ha ancora ceduto il passo e che potenzialmente potrebbe specializzarsi nel settore webinar e videoconferenze.

Allo sarà integrata con Google Assistant, in modo da poterne sfruttare tutte le potenzialità senza uscire dall’app, e la stessa migliorerà anche il riconoscimento vocale per la digitazione così come per la ricerca e la prenotazione o acquisto via web.

Le risposte rapide continuano a migliorare semanticamente, per risparmiare tempo con un solo tap, e si potranno usare un set completo di emoji e qui, a differenza di whatsapp, anche di stickers, in grado di essere molto più divertenti ed espressivi. Con un semplice gesto si potrà inoltre ingrandire o rimpicciolire il testo dei messaggi, ottimo strumento espressivo al pari delle registrazioni audio, che in questa versione di chat google non mancano.

Da non dimenticare la sicurezza, crittografia end-to-end e possibilità di mettere il timer ai messaggi come sul concorrente Telegram.

Una soluzione che potrebbe sconvolgere l’ormai stabile mercato delle chat, con poche novità e una totale integrazione tra i concorrenti: la soluzione perfetta?

Duo

Basta guardare il video di Duo, la nuova app per videochiamare di Google che in qualche modo cambia le carte in tavola con la funzione Knock Knock.

L’unica informazione da aggiungere è che sarà disponibile per iOS e per Android.

Instant Apps

 

Dal progetto Google Ara, il telefono modulare, ecco l’arrivo delle app modulari. Da quest’anno gli sviluppatori potranno sfruttare questa novità per creare un nuovo tipo di app.

Tramite il Play Store si potranno infatti scaricare e utilizzare parti di app senza installarle.

Un esempio è stato fatto al Google I/O 16, in cui cliccando sul link ad un video di BuzzFeed si è passati a guardarlo sull’app di BuzzFeed stesso, senza però averla installata interamente. Infatti il sistema ha scaricato solo la porzione necessaria allo svolgimento di questa azione.

In un altra dimostrazione è stato possibile completare un ordine tramite un’app di un famoso e-store americano direttamente dalla Instant App senza averla installata. Il processo sarà gestito dal Play Store, che quindi si evolve da semplice store di app a store di moduli di Instant Apps.

Google Home

Di sistemi di gestione della Smart Home ne abbiamo visti a bizzeffe, ma finalmente arriva il centro intelligente di Google che sfrutta l’ormai sviluppata intelligenza artificiale del colosso americano.

Se Google Cast (prima ChromeCast) ha creato la soluzione ideale per le smartTV questa sarà la soluzione definitiva per le Smart Home, con ovviamente Google Assistance integrato e collegato ai propri elettrodomestici, altro settore in cui ci aspettiamo di vedere una proliferazione da parte della stessa Google.

Potremo presto controllare i nostri impegni sulla tv, fare o disdire una prenotazione, impostare il timer o semplicemente preimpostare le luci di casa per accendersi o spegnersi in determinate ore o quando c’è qualcuno in stanza.

Un altra espressione del nuovo Google Assistance presentata al Google I/O 16 che entrerà nelle nostre case per essere l’assistente virtuale più efficente di sempre, quasi come un robot onniscente collegato alla casa e in grado di fare tutto ciò che gli si chiede.

Google DayDream, nuova piattaforma VR

Vista l’espansione della relatà virtuale Google evolve la sua idea di CardBoard, visori virtuali di cartone in cui inserire i propri smartphone per sperimentare la realtà virtuale con il solo uso di apposite app.

Come visto al Google I/O 16 il Play Store stesso diventerà visionabile in 3D con i visori in modo da installare app senza doverlo togliere, e raccoglierà sotto lo store di DayDream una serie di applicazioni per la Realtà Virtuale.

Per quanto riguarda l’hardware quello proposto da Google non era solo un prodotto semplice, ma un prototipo sviluppabile anche da altre aziende, e stessa cosa accadrà con il nuovo progetto.

Oltre alle preesistenti Cardboard esistono altri visori VR, per smartphone e con schermi  integrati a definizioni molto maggiori, ma Google vuole invece creare un nuovo standard di dispositivi mobili compatibili, con determinate potenze di processori, potenti e veloci, display a bassa latenza e svariati sensori oltre che una soglia di definizione minima, per assicurare anche con i soli smartphone esperienze virtuali di alta qualità.

CardBoard si evolve quindi con nuove specifiche, che includono un visore qualitativamente migliore sia per materiali che per estetica, e un controller con touchpad con un paio di tasti e dei sensori per utilizzarlo come i controller di Nintendo Wii.

A tutto ciò si aggiunge l’app di YouTube VR in arrivo verso fine anno, che permetterà la fruizione del video social tramite i visori in Virtual Reality per un esperienza completamente immersiva e gestibile anche tramite comandi vocali per semplificarne ulteriormente l’utilizzo.

Una novità interessante che potrebbe sotterrare nei prossimi anni i visori tradizionali con schermo integrato dando inoltre vita ad un nuovo universo del gaming virtuale, che verrà alla luce in questo autunno.

Android Wear 2.0

Dalla nascita dei dispositivi wearable Android sono passati due anni, e si sono sviluppati oltre 100 smartwatch con il robottino installato, tra cui anche aziende di un certo calibro come Casio e Fossil.

Come accade in Allo si migliorerà la qualità dei messaggi in risposta automatica, semplificando la scrittura da tastiera, che prevederà anche la scrittura a mano delle lettre sullo schermo.

All’evento di Google viene mostrata un’interfaccia molto più personalizzabile, per vedere ad esempio le calorie bruciate nella home.

L’aggiornamento più importante però è quello che riguarda le standalone apps: da quando gli smartwatch diventano autonomi e non più collegati obbligatoriamente al proprio smartphone, possiamo collegarci direttamente alla rete wifi o 3G/4G, e questo ha permesso a Google di aprire allo sviluppo di app indipendenti. Le app potranno avviarsi automaticamente all’avvio di una determinata azione (ad esempio la corsa, la bicicletta o l’allenamento fisico in generale).

I primi smartwatch con questo nuovo aggiornamento saranno disponibili in autunno.

Android N

Disponibile da quest’estate terrà tutti i proprietari di Googlefonini attaccati allo schermo, perchè questa volta BigG ha deciso di farsi ispirare dai feedback dei suoi utenti, e questo era chiaro dall’inizio dell’evento annuale Google I/O 16.

Innanzitutto è da menzionare la novità per tutti di usare lo split screen per visionare più app contemporaneamente sullo schermo.

Un altra fondamentale novità è quella del menu notifiche, che permetterà sempre più azioni senza dover aprire le app, in modo da migliorare la gestione del tempo e velocizzare sempre più funzioni.

Riguardo allo schermo viene migliorata la visibilità in notturna e per ambienti bui con soluzioni personalizzate in base al tipo di ambiente in cui ci si trova.

Per ottimizzare le prestazioni nasce Project Svelte che riduce le risorse richieste dalle app in alcune situazioni, come quando si scatta una foto, in modo da velocizzare determinati processi.

Sempre in ambito ottimizzazione è stato annunciato che l’installazione di app dovrebbe essere del 75% più veloce, e le app occuperanno meno spazio. Si potrà poi passare tra le ultime due app utilizzate con un doppio tap sul tasto delle app recenti. In più le app che non vengono utilizzate, dopo un po’ si chiuderanno automaticamente, miglirando l’efficenza energetica e le prestazioni del dispositivo.

Il risparmio energetico viene migliorato con la modalità Doze che riduce al minimo il consumo di batteria in standby e che si attiva dopo poco tempo che viene spento lo schermo, ma garantito solo se il dispositivo è completamente fermo.

Inoltre il Data Server diminuirà al minimo il consumo di dati quando si è connessi in background, migliorando la gestione dei dati e quindi eviterà inutili sprechi ai possessori del nuovo sistema operativo.

Per quanto riguarda il nome la N non ha ancora trovato un significato; Google in piena ottica open source vuole lasciare ai propri utenti la scelta tramite questa pagina.
Noi votiamo #Nutella, se non per il gusto e lo zucchero almeno per il patriottismo, e voi?

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