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Londra: la strada 2.0 è fatta di plastica

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La società MacRebour è pronta a rivoluzionare il mercato con la sua idea di eco-asfalto: pulito, economico, resistente

Riciclare sta diventando sempre più un’esigenza per molti paesi del mondo, costretti a dover fare i conti con le migliaia di tonnellate di rifiuti prodotte ogni anno.

E tra tutte le tipologie di rifiuti, la plastica è probabilmente una delle più presenti, su terra e gravemente in mare.

Nel Regno Unito pare che il problema sia stato preso con molta serietà, tanto da trasformare un semplice percorso di asfalto e buche nell’innovativa eco-strada di plastica.

Il progetto innovativo

Il progetto nasce da un’intuizione dell’ingegnere Toby McCartney e viene messo a punto dalla società scozzese MacRebur. L’idea alla base è piuttosto semplice: utilizzare bottiglie di plastica e altri rifiuti mischiati ad asfalto per realizzare una strada eco-sostenibile.

Forse è più facile a dirsi che a farsi, ma l’azienda è stata più che capace di arrivare al termine dei lavori.

DOVE

Prima di tutto è stato necessario trovare il miglior percorso sul quale costruire questa nuova tipologia di strada. La scelta è caduta sul borgo londinese di Enfield, lungo una parte della Green Dragon Lane.

Si tratta di una strada molto trafficata sia da mezzi privati che pubblici, elemento che è stato sicuramente decisivo per la scelta, vista la fama del traffico di rovinare l’asfalto lungo il tempo. Ma con il progetto di MacRebour, il nuovo mix di materiali renderà l’asfalto molto più resistente all’usura.

costruire strada di plastica

COME

Trovato il posto, ora sarebbe servito procurarsi una grande quantità di plastica da riciclare, presente in grande quantità purtroppo. Da questa è stato creato un vero e proprio mix con l’asfalto:

  • la plastica è stata usata come collante, sostituendo così il bitume, derivante da combustibili fossili
  • per ogni tonnellata di asfalto sono stati impiegati dai 3 ai 10 kg di plastica

Questo mix di ingredienti porterà ad avere una strada resistente ai mezzi e al tempo, più economica per lo stato e “amica dell’ambiente”.

Quanti eco-asfalti ci sono nel mondo?

L’amministrazione di Londra è rimasta colpita dal progetto della società, tantoché ha proposto un finanziamento per estendere l’eco-asfalto ad alcune fermate degli autobus della città.

Questo tuttavia non è stato il primo progetto per la MacRebour. Nel 2016 infatti hanno avviato un programma di asfaltature da 200mila sterline in Cambria, sempre in Gran Bretagna, lungo la Lake District, ossia l’autostrada A7.

In quell’occasione sono state utilizzate circa 500mila bottiglie di plastica per completare il lavoro. E l’ambiente non può che ringraziare.

L’intervento di Enfield si tratta fondamentale per l’azienda, proprio per l’appoggio avuto di Transport for London: un lasciapassare per il mercato internazionale.

Prima della MacRebour erano già stati fatti alcuni passi in questo settore.

Nel 2015 in Olanda era partito il progetto PlasticRoad, lanciato dalla società Volker Wessel, e tutt’ora è possibile vederne i risultati in una strada di Rotterdam.

riciclare la plstica, strada di plastica

In questo caso la strada è analoga a dei blocchi Lego incastrati uno in fila all’altro, con la possibilità di smontarli per qualsiasi evenienza. Tutto rigorosamente in plastica riciclata.

Un secondo progetto è stato quello della città indiana Chennai, lungo la Jambuligam Street, dove nel 2002 è stato costruito un tratto stradale con materiali riciclati. E l’aspetto sorprendente è il fatto che ad oggi la strada non presenta alcuna crepa o buca!

Questo eco-asfalto quindi ha tutte le carte in regola per gareggiare contro le miscele usate oggi e soprattutto di vincere la corsa verso la sostenibilità.

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