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Innanzitutto, cosa significa biologica e cosa idroponica?
La coltivazione biologica si basa su quattro principali obiettivi:
La coltivazione idroponica invece non usa la terra, ma inserisce le piante e le radici direttamente nell’acqua, dove vengono inseriti tutti i minerali di cui ha bisogno e che solitamente, se presenti, raccoglie in un terreno particolarmente sano. I vantaggidell’idroponica sono che non ha stagionalità, ricicla fino al 90% dell’acqua e assicura il cibo più sano, nutriente e igienico possibile.
Sembra una rivoluzione estremamente positiva, che permette inoltre un grande risparmio di terreno con le coltivazioni verticali che riescono inoltre a riciclare ancora più acqua.
Ci sono due tipologie di coltivazione idroponica: a immersione e a flusso, come si vede in questa immagine l’intera acqua del serbatoio contiene tutti i nutrienti necessari, e cambiando l’acqua una volta ogni 1-2 settimane si userà una quantità notevolmente inferiore di liquido.
In America gli agricoltori tradizionali hanno voluto eliminare la terminologia “biologico” da tutti i cibi coltivati con idroponica, con la speranza di mantenere alti i loro guadagni anche con una tecnica che ha minori garanzie di qualità rispetto alla più innovativa ed etica idroponica.
Ovviamente i nuovi coltivatori stanno protestando fortemente contro questa nuova legge che li danneggia fortemente pur con un prodotto qualitativamente superiore.
Chissà che non nasca una nuova terminologia e controllo per i prodotti da idroponica e che non li avvantaggi ancora di più. Il nostro consiglio è di acquistare il più possibile cibi sani e freschi. L’idroponica è ancora poco presente in Italia, ma comunque i cibi biologici rimangono una valida alternativa di miglior qualità rispetto a quelli non biologici, quelli confezionati o peggio, gli OGM.
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