Skip to content

Giornata Mondiale degli Oceani 2017

Indice

Vuoi collaborare?

Hai sentito parlare del progetto Zero e vorresti saperne di più? Scopri subito come diventare collaboratore: accedi a tutti i vantaggi e dai avvio alla tua carriera.

Richiedi di informazioni

Sensibilizzare è il primo passo per rendersi conto del problema degli oceani

La Terra è la nostra casa e in quanto tale dobbiamo salvaguardarla a ogni costo, prima che sia troppo tardi.

Per questo nel 2002 è nato Ocean Project, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della tutela degli oceani. La conseguenza è stata la nascita della Giornata Mondiale degli Oceani, riconosciuta ufficialmente dall’ONU nel 2008 e celebrata l’8 giugno.

“Il nostro oceano, il nostro futuro”. Con questo slogan l’ONU ha deciso di aprire i battenti di questa giornata 2017, mirata interamente a una riflessione di collettività che vuole tentare di far indirizzare gli sguardi verso tempi più lontani.

Gli oceani sono minacciati dall’uomo, enormemente, e le pugnalate arrivano da molteplici versanti, mettendo sempre più in ginocchio il nostro ecosistema.

Attività Terrestri

In questo gruppo si intendono tutte quelle azioni svolte sul suolo con drastiche ricadute nel mondo sommerso. L’ONU ha affermato che l’80% dell’inquinamento presente in acqua deriva dalla terra.

Depurazione

Il primo posto lo merita la scarsa depurazione delle acque di scarico a causa del costo di purificazione risultante oltre la soglia di molti budget. Si è quindi calcolato meno dispendioso disinteressarsi di questo processo per andare a far cadere le conseguenze sull’impatto ambientale.

Specialmente nelle metropoli, l’interesse è basso e la voglia di risparmiare alta.

Acidità

Altro punto è l’enorme produzione di gas serra riversati nell’atmosfera che, oltre a “infuocare” i cieli, stanno abbattendo l’ecosistema marino. La presenza di questo malvagio compagno tende ad aumentare vertiginosamente il livello di acidità (pH) negli oceani a causa dei legami chimici che si creano tra CO2 nell’atmosfera e H2O. La risultante è dannosa sia per la flora che per la fauna, impotenti davanti alla catastrofe.

Plastiche

 

Il numero di plastica riversato negli oceani ogni anno farebbe impallidire chiunque: 8 milioni di tonnellate ogni anno, accompagnate da 51 trilioni di particelle microplastiche. Questo materiale, nel tempo, tende a perdere di massa e la diretta conseguenza è la sua assimilazione da parte di molti animali, sia marini che volatili, mettendo a serio rischio la loro vita.

Inoltre ciò comporta anche un rischio per la nostra salute, vista la nostra alimentazione basata sul mercato ittico. Infatti, quando sul nostro piatto viene servito un salmone fresco, potrebbe contenere tracce plastiche tossiche per il nostro organismo.

In questo contesto si sta facendo strada l’azienda bolognese Bio-on, la quale ha ideato una bio-plastica completamente biodegradabile, favorendo così una riduzione delle plastiche riversate in mare.

Attività Marine

Nel secondo gruppo sono presenti tutte le attività svolte direttamente sulla superficie marina.

Combustibili fossili

 

Non è una novità la dispersione di idrocarburi nelle acque, dove le cause possono essere svariate, dalla presenza di un guasto in una piattaforma petrolifera a un incidente navale con la conseguente ricaduta di carburante. Fortunatamente negli anni la quantità è diminuita, ma i numeri continuano a rimanere alti.

Pesca

Seppur essenziale per il mercato culinario, risulta che sia cresciuta eccessivamente, comportando un pericolo per alcune specie indispensabili per mantenere il delicato equilibrio marino.

L’estinzione artificiale di una specie, nutrimento di un’altra, innesca una reazione a catena di cui dobbiamo evitare le conseguenze.

Reazioni

Ocean Literacy è la risposta nata una ventina di anni fa a questa serie di problemi.

Si tratta di una rete di ricercatori, scienziati ed educatori con lo scopo di tutelare il più possibile le acque globali, basandosi su sette principi fondamentali alla base della salvaguardia dell’ambiente.

  1. La Terra ha un unico grande oceano con diverse caratteristiche
  2. Il mare e la vita nel mare determinano fortemente le dinamiche della Terra
  3. Il mare influenza fortemente il clima
  4. Il mare permette che la terra sia abitabile
  5. Il mare supporta un’immensa diversità di ecosistemi e di specie viventi
  6. Il mare e l’umanità sono fortemente interconnessi
  7. Il mare è ancora largamente inesplorato

Si dice che prendere coscienza di un problema sia già il primo passo per affrontarlo. Si spera quindi che questa giornata possa realmente accompagnare il futuro del nostro pianeta verso una strada con maggiore saggezza e consapevolezza, per tutelare noi, le generazioni future e il nostro mondo: la nostra casa.

Vuoi collaborare?

Hai sentito parlare del progetto Zero e vorresti saperne di più? Scopri subito come diventare collaboratore: accedi a tutti i vantaggi e dai avvio alla tua carriera.

Richiedi di informazioni

Qualcuno ti ha parlato del progetto ZERO?

Passaparola
Vai

É la prima volta che senti parlare di ZERO?

Non referenziato
Vai

Articoli consigliati: