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Industria 4.0: il Petrolio Comincia a Tremare

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La Quarta Rivoluzione Industriale Promette al Mondo un Futuro Eco-sostenibile e Amico della Robotica

Questi sono gli obiettivi fissati per la 4.0, attenta ai cambiamenti climatici e allo sfruttamento di risorse dannose.

Lungo il corso della storia dell’uomo sono avvenute 3 fasi evolutive industriali. E’ bene precisare che si è trattato di un lento e graduale processo, che ha portato con se ogni volta una profonda trasformazione nella società.

  1. La prima rivoluzione industriale, nella seconda meta del ‘700, portò in campo due rivoluzionarie invenzioni: macchina a vapore e spoletta volante. Queste permisero una crescita economica del settore metallurgico e tessile mai viste prima.
  2. La seconda, del 1870, diede un’altra importante scossa all’economia, grazie a petrolio ed elettricità. Nacque così il settore energetico.
  3. Venne quindi la terza, cent’anni dopo la precedente, portando al boom globale dell’elettronica e informatica. 

A partire dal 2011, è il turno della quarta. Automazione e interconnessione sono le sue due parole chiave, dove Internet è alla base di questa evoluzione.

Non esisterà più il “singolo” macchinario, ignaro e slegato da tutti i suoi compagni della catena di montaggio.

Questa rivoluzione porterà a una rete di scambi continui d’informazione, garantendo un collegamento totale e su larga scala.

Una sorta di social network aziendale, dove al posto di video e “mi piace”, vengono condivisi una densa quantità di dati riguardanti la produzione.

Infine, esiste una sostanziale differenza tra le precedenti rivoluzioni e quella in cui stiamo vivendo oggi. In passato, le intenzioni erano basate sulla produzione e sul guadagno, spesso a scapito della natura.

Il presente al contrario, si muove in relazione all’impatto ambientale che avranno le possibili decisioni da prendere.

1. I Big passeranno al green

L’interesse verso questo aspetto è sempre più presente nelle piccole e grandi ditte. E per grandi si intendono marchi come Google, Apple, Facebook e Walmart, solo per citarne alcuni.

102 aziende in totale hanno infatti preso parte a una collaborazione, RE100. L’impegno di queste multinazionali sarà quello di utilizzare solo energia pulita al 100% per i propri impianti.

Inoltre, la facoltà di decidere quando fissare il proprio traguardo energetico è stabilito da loro. Ciò lascia ampia libertà di scelta in base agli interessi personali e alle proprie disponibilità.

2. Machine learning

L’introduzione di nuove tecnologie nelle aziende permetterà una maggior controllo energetico su tutta la produzione.

Il machine learnign sarà capace di ottimizzare al meglio i singoli consumi, in pieno stile Tesla. L’azienda di Elon Musk, infatti, sviluppa aggiornamenti di sistema per le proprie vetture elettriche che talvolta riducono il consumo di energia elettrica.

Grazie all’immensa rete di collegamenti, si potranno monitorare le condizioni dell’impianto di produzione di una fabbrica. Ciò consentirà di:

  • svelare se ci sono dei guasti nei macchinari
  • conoscere la loro richiesta energetica

Con questa tecnologia si potranno evitare alcuni sprechi di elettricità legati ai malfunzionamenti. Quando uno strumento presenta anomalie, tende a consumare in eccesso.

Potendo avere il controllo dei suoi parametri, si potrà chiarire il problema e intervenire.

3. Stampa 3D

Nonostante questa tecnologica sia nata negli anni ’80, il suo impiego commerciale si sta diffondendo solo negli ultimi anni e detterà un’altra opportunità per il rinnovabile.

Questo metodo richiede meno materiali rispetto alla classica catena di montaggio industriale, e meno tempo per la prototipazione. Si tratta però di un investimento dato che il prezzo delle stampanti professionali è elevato.

Ma i risparmi futuri e i benefici verso l’ambiente non tarderanno ad arrivare.

Nonostante questa quarta rivoluzione sia agli albori, dei risultati sono già stati raggiunti. E le ambizioni sono ancora molte, nella direzione di un futuro pulito e smart.

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