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Come si legge la bolletta 2.0?

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Mai avuto difficoltà a leggere la bolletta?

Dalle statistiche del 2013 la percentuale di italiani che capiva le voci in bolletta era talmente bassa da far rabbrividire.

Tutti si lamentano dell’incomprensibilità di un pezzo di carta che fa sentire stupido, almeno un po’, quasi ogni proprietario di immobile in Italia, ma è veramente così? La risposta è no.

Chi ha voluto la nuova bolletta?

La realtà è che le bollette erano scritte in modo complicato apposta per celare eventuali “errori”, come quello commesso da Enel che  per 10 anni ha spedito bollette più alte del dovuto, ma nessuno ha mai detto niente, perchè nessuno ci capiva niente. Ebbene questa volta l’AEEG (Autorita Energia Elettrica e Gas) ha deciso di intervenire per migliorare le possibilità di lettura.

Quando sono arrivate le bollette 2.0?

Dal 2013 hanno iniziato a pensare ad una soluzione per produrre bollette più chiare, e a gennaio 2016, con 4 mesi di ritardo rispetto ai programmi, sono entrate in funzione le bollette semplificate, cosiddette bollette 2.0.

Abbiamo chiarito chi ha deciso questo cambio di rotta, perchè e quando è avvenuto, rimane solo una domanda: la più importante

differenze e novità nella bolletta 2.0

Quali sono le differenze con la vecchia bolletta?

La nuova bolletta avrà, con l’obiettivo di aumentarne la leggibilità, il totale da pagare diviso per voci:

  • quota energia in €/kWh (kiloWatt ora) per l’energia elettrica o €/Smc (Standard metro cubo) per il gas
    rappresenta il prezzo reale dell’energia acquistata
  • quota fissa (non sempre specificata)
  • trasporto e gestione contatore
    nella vecchia bolletta rientrava sotto la voce “servizi di rete”, rappesenta i costi di trasporto dell’energia fino al vostro domicilio e per la gestione del contatore
  • oneri di sistema
    anch’essi compresi nei vecchi “servizi di rete” comprendono i lavori di manutenzione alla rete
    per l’elettricità ammonta anche al 25% del totale, per il gas è invece irrisoria
  • ricalcoli
    solo se presenti, riguardano gli aggiustamenti rispetto alle bollette precedenti
  • altre partite
    solo se presenti, sono rimborsi di vario genere, ad esempio per doppia fatturazione o per l’uso del gas metano
  • bonus sociale per gli aventi diritto che l’hanno richiesto
  • imposte e IVA
  • TOTALE della bollettala bolletta 2.0 è digitale

Un altra differenza importante è la presenza di grafica e colori per migliorare la comprensione, tramite grafici a torta o istogrammi con leggenda.

Novità di questa bolletta 2.0 è anche l’incentivo, con un piccolo sconto, per la ricezione della bolletta in formato digitale sulla casella di posta elettronica in ottica ecosostenibile, in modo da risparmiare carta e il carburante del trasporto di una semplice busta. Ovviamente si potrà ricevere anche in formato cartaceo pagando la differenza.

Ultima novità essenziale è l’inserimento del costo medio unitario.

 

Cos’è il costo medio unitario?

Assodato che il prezzo pagato è decisamente maggiore al costo dell’energia (prima voce) il costo medio unitario ci da un’idea di quanto realmente ci costa ogni kWh di energia elettrica o Smc di gas.

Ipotizzando che il nostro consumo si aggira attorno a 300 kWh, il costo dell’energia è di 0,09 €/kWh e il totale della mia bolletta è di 50 €. L’effettivo costo dell’energia utilizzata è:

300 kWh x 0,11 €/kWh = 27€

Ma come possiamo notare il totale è di 50 euro. Il costo medio unitario quindi è il totale della bolletta diviso per i kWh utilizzati: il risultato è il prezzo effettivo per ogni kWh compreso di tasse e altre spese, quindi:

50 € / 300 kWh = 0,17 €/kWh

In conclusione quindi ogni kWh che utilizziamo ci costa 0,09 € di energia e 0,08 € di altre spese e tasse. 0,17 €/kWh è il costo medio unitario.

Conclusioni

A 6 mesi dall’introduzione la comprensibilità non sembra essere realmente aumentata, anche perchè le bollette continuano ad essere tutte diverse. Fateci sapere cosa ne pensate!

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